Fiori di Bach: manuale online per conoscere ed usare la floriterapia di Bach
promemoriaUsa il promemoria per ricordare i fiori di Bach di tuo interesse!
 
 

Joyce Dijkstra - Balliamo con i fiori di Bach

Ciao Joyce, ti ringrazio della collaborazione per questa intervista su un argomento decisamente nuovo per questo blog: le danze dei fiori di Bach.

Sei olandese ed abiti in Italia da anni, a Como precisamente, proponi nei tuo corsi e seminari questo collegamento fra l'espressione del corpo e dei fiori di Bach con tuo personale insegnamento più facile da capire vedendoti all'opera piuttosto che descrivendolo a parole. Te Joyce vieni dalla formazione di Heilpraktiker in Germania ed in Olanda. Nel tuo percorso hai seguito anche Roy Martina per la Neuro Emotional Integration e la formazione di dazanterapia in Olanda con la psichiatra Charlotte Querido.

Sei danzapedagista e ricercatrice nell'uso della danza meditativa nell'elaborazione del lutto e della perdita e per finire membro dell'"International Dance council CID-Unesco" e del "Fachverband Meditation des Tanzes - Sacred Dance e. v." Questo per comprendere che non hai solo imparato le danze dei fiori di Bach ma sei un'operatrice a largo spettro del movimento. Veniamo alla prima domanda.

1 - Potrebbe rimanere strano leggere di fiori di Bach e danze per chi non conosce il tuo lavoro. Che legame c'è? Come è nato questo collegamento?

La suggestione della danza ed i 38 rimedi floreali di Edward Bach... Un connubio perfetto, che al di là della parole, attraverso il gesto ed il movimento ci porta a vivere ed ad esprimere l'archetipo floreale, il significato più profondo del fiore. Le danze dei fiori di Bach rinforzano ed approfondiscono la conoscenza dei Fiori scoperti da Edward Bach. Che sviluppano l'intuizione, mente, corpo e spirito uniti insieme. Anche le danze collegano mente, corpo e spirito, ci aprono al simbolo e ci conducono al Cuore del 38 rimedi. I fiori di Bach hanno uno strumento in più per promuovere il benessere: le danze create da Anastasia Geng per trasmettere ed amplificare le energie dei fiori. Queste danze semplici e belle, ispirate alla tradizione dei paesi baltici, sono nate all'inizio del 1980. Sono allieva diretta di Anastasia Geng ed il mio intento è da ormai 20 anni di diffondere queste danze in Italia, promuovendo incontri e corsi di formazione.

2 - Che vantaggio c'è dall'unione fra danze e fiori di Bach?

Ogni collegamento fra i fiori e la danza è avvenuto attraverso una serie di coincidenze, poteva succedere ad esempio che Anastasia sognasse un fiore, la sera, dopo aver danzato su una particolare musica. Oppure che qualcuno le donasse un fiore proprio mentre stava lavorando ad una particolare coreografia. Perché sono state scelte proprio queste musiche, proprio questi passi? Non lo sappiamo, anche se un motivo potrebbe essere la semplicità di queste danze, anche per Edward Bach la semplicità era molto importante. La terapeuta tedesca Mechtild Scheffer per esempio chiedeva ad Anastasia di completare il lavoro. Anastasia risposo allora "non posso scegliere danze, posso solo riceverle"

3 - Una domanda banale che mi interessa personalmente ma che penso si pongono anche alcuni nostri lettori del blog. Chi non sa danzare può utilizzare queste danze?

Non è difficile imparare i semplici passi collegati alle danze. Ogni suono, ogni passo è una scoperta ricca di significati. Si danza quasi sempre in cerchio. Lavorando con l'energia prodotta dal gruppo. Ma a volte si procede faticosamente, per fermarsi a riflettere o per rievocare simbolicamente le fatiche della vita, oppure si resta soli, per mostrare che si sono momenti in cui possiamo contare solo sulle nostre forze. Ma sapendo che lì vicino ci sono i nostri compagni cui possiamo risolverci per avere aiuto o sostegno. Per ottenere nuova energia il cerchio di danzatori si rivolge al centro, che è di volta in volta

  • luogo di pace dove soffermarsi a riposare - come in Impatiens
  • acqua rigeneratrice cui attingere per purificarsi - come in Crab Apple
  • luce cui rivolgersi per allontanare le tenebre che a colte ci avvolgono, come nell'allegra Chesnut Bud o in Mustard una delle danze più amate e famose.

Queste danze sono accessibili a tutti. L'importante è dare senso ad ogni movimento, esprimersi con il cuore, non solo con il corpo. Le danze hanno un forte potere terapeutico, per questo vanno usate con prudenza e consapevolezza. Non agiscono con la forza. Producono un cambiamento solo in chi è in grado di sopportarlo.

Ringrazio ancora una volta Joyce e segnalo i suoi siti:

Danze dei fiori di Bach

Danze meditative

Intervista pubblicata il 18 aprile 2012

sostienici con paypal