Edward Bach durante la sua professione medica, prima di mettere a punto l'attuale floriterapia conobbe, studiò ed applicò l'omeopatia.
Bach trovò l'omeopatia molto utile e nella sua costante ricerca scoprì i sette nosodi, tutt'ora usati dai medici omeopati. Poi abbandonò l'omeopatia perchè voleva un metodo più semplice che ognuno potesse usare in modo autonomo. Esistono punti di convergenza fra la floriterapia e l'omeopatia?
Confrontiamo i due metodi.
Come sono scelti i rimedi?
L'omeopatia si basa sul principio che il simile cura il simile, ovvero la sostanza usata per il rimedio omeopatico provoca gli stessi sintomi che la sostanza opportunatamnte trattata come rimedio omoepatico cura. I fiori di Bach vengono scelti sulla base del principio trasformatore, ovvero: ogni fiore è collegato ad uno stato d'animo bloccato ed assumendo il rimedio floreale si trasforma questa stato da negativo a positivo.
Come si ottengono i rimedi?
In omeopatia
Nella floriterapia:
Rimane evidente che entrambi i metodi, pur avvalendosi della diluizione hanno modalità completamente diverse, sono diversi e non vanno confusi fra loro pur essendo dei sistemi vibrazionali. Perciò la floriterapia di Bach non ha niente a che vedere con l'omeopatia. Ovviamente questa non è disputa su quale metodo è migliore ma solo un confronto per non confonderle fra loro.
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